Europa
Da allora la Commissione Europea ha inviato all'Italia una lettera come primo passo di una procedura di infrazione "L'Italia non rispetta pienamente gli obblighi previsti dal piano di eradicazione di Xylella ", ha affermato Enrico Brivio, portavoce della Commissione europea per la salute e la sicurezza alimentare.
Xylella fastidiosa è un batterio che causa la sindrome del declino rapido dell'olivo e colpisce altre importanti colture, piante ornamentali e specie di piante forestali. L'Europa è preoccupata per le conseguenze economiche della diffusione della malattia.
"La decisione di avviare una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia si basa sui risultati dell'ispezione condotta dall'Ufficio alimentare e veterinario dell'UFV lo scorso novembre e sulla valutazione della Commissione europea ", ha affermato Brivio.
L'Italia non sta attuando tutti i suoi impegni in materia di eradicazione, contenimento e sorveglianza di Xylella.- Portavoce della Commissione europea
Secondo l'organo esecutivo dell'UE, "L’Italia non sta attuando tutti i suoi impegni in materia di eradicazione, contenimento e sorveglianza della Xylella”. I risultati dell'ispezione dell'UAV saranno presentati al prossimo Comitato sulla salute delle piante, previsto per il 16 e 17 dicembre, ha detto il portavoce della CE.
L'eradicazione degli alberi malati non è stata sufficiente a rassicurare l'UE che l'Italia sta facendo tutto il possibile per contenere l'epidemia.
Le procedure imposte da Bruxelles erano contenute nel le misure approvate a maggio che sono state attuate dall'Italia solo a fine giugno e applicate per la prima volta a luglio. Un secondo piano che il Commissario straordinario Giuseppe Silletti ha presentato a settembre prevedeva l'eradicazione di circa 3,000 ulivi nelle province di Lecce e Brindisi.
L'Italia aveva ottenuto un ritardo a causa dei continui ricorsi delle associazioni ambientaliste e degli agricoltori pugliesi alla costituzione in mora, preparata due mesi fa. Ma dopo un ragionevole periodo di tempo e dopo che gli impegni nei confronti della CE sono stati nuovamente ignorati, la lettera è stata inviata.
Nel mese di ottobre il tribunale amministrativo regionale del Lazio (TAR) bloccato un nuovo abbattimento di ulivi infetti da Xylella su terreni di proprietà di 21 agricoltori. Il TAR ha vietato il taglio di alberi sani, a meno di 100 metri da quelli malati, riducendo così di gran lunga il numero di alberi da abbattere. Dei 3,000 ulivi previsti, oggi circa 1,600 sono stati estirpati.
Dopo questo precontenzioso, il passo successivo potrebbe essere la Corte di Giustizia Europea e le possibili sanzioni contro l'Italia, come la sanzione pecuniaria e l'estensione dell'embargo sull'export vivaistico, per il momento limitato all'area della Puglia meridionale. Il governo ha ora sessanta giorni per presentare la sua confutazione.
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